La procedura di adozione

Adottare un cane del canile è un gesto meraviglioso, ma al tempo stesso richiede responsabilità e pazienza.
Molti cani, una volta adottati, diventeranno i vostri più fidati amici, come se fossero da sempre vissuti con voi. Altri, invece, potrebbero avere un passato difficile che necessiterà di maggiori attenzioni e comprensione. In ogni caso le soddisfazioni compenseranno ogni sforzo fatto.
                                 
È necessario sostenere un colloquio con la persona che vi accoglierà e vi seguirà nella visita al cane, descrivendo la vostra famiglia, le aspettative nei confronti del cane e le motivazioni che vi spingono ad adottare un nostro ospite.
Vi verrà ricordato di non scegliere mai un cane solo in base all'aspetto esteriore, perché questo, ben presto, passerà in secondo piano. La scelta dovrà avvenire invece in modo ragionato e consapevole in base al vostro stile di vita e al carattere del cane, in modo che per entrambi sia un'esperienza costruttiva ed appagante, dunque bellissima ed indimenticabile.
Individuato insieme il cane più adatto a voi, è consigliabile – e per alcuni casi obbligatorio – tornare qualche altra volta per entrare in sintonia con il cane e farsi conoscere, cosicché, una volta a casa, lui sia meno spaesato e portato a fidarsi di voi.

Segue poi il momento di concretizzare l'adozione, compilando un modulo di raccolta dati che vi sarà chiesto firmare. Il cane vi sarà affidato per 60 giorni, periodo nel quale il cane sarà sotto la vostra responsabilità e tutela, ma non ancora di vostra proprietà.
Al termine del periodo suddetto sarà necessario recarsi all'Asl indicata nel foglio di affidamento* per definire l'adozione con relativa intestazione del chip di riconoscimento.

Ora siete, a tutti gli effetti, i suoi nuovi compagni per la vita.

(*) Azienda ULSS 12 Veneziana. Dipartimento di prevenzione veterinario, sede di Mestre
     Azienda ULSS 13 Mirano. U. O. C. Servizi Veterinari - SS.VV. , sede di Mirano

Alcuni consigli iniziali

1) Il cane è un animale sociale ed ha bisogno di sentirsi parte integrante della famiglia. Se trascorrete fuori casa più di 5 – 6 ore al giorno, prendete in considerazione l'idea di adottare un altro animaletto che soffrirebbe meno di solitudine. Oltre a questo aspetto, ogni cane ha bisogno di almeno 3 uscite giornaliere da garantirgli quotidianamente e di cure veterinarie talvolta costose. E' importante quindi partire col piede giusto conoscendo queste regole minime necessarie per una sana e felice convivenza.

2) Una volta portato a casa il vostro nuovo amico, è opportuno fargli fare una visita di controllo dal veterinario per accertarsi del suo buono stato di salute. Eventuali problemi di salute già riscontrati in canile vi saranno prontamente comunicati prima dell'adozione dalla volontaria di riferimento.

3) Evitate di portarlo in toelettatura o di lavarlo i primi giorni. Per il cane è già stressante il cambio di abitudini ed ambiente, rischierete solo di spaventarlo ancor di più. Come valida alternativa potrete usare uno shampoo secco ed un panno, oppure, per i peli corti, un panno imbevuto di acqua ed aceto.
   
4) Comprate tutto il necessario per farlo sentire da subito a suo agio. Quindi cibo adatto alla sua taglia ed età, ciotole, pettorina e guinzaglio, cuccia e trasportino per l'auto. Durante il tragitto in macchina non lasciate libero il cane per la vostra e sua incolumità. E' consigliabile lasciargli pettorina e guinzaglio durante i primi viaggi in auto in modo da prenderlo prontamente se dovesse uscire con troppa rapidità una volta arrivati a destinazione.

5) Il periodo di adattamento alla nuova casa dipende da soggetto a soggetto e può protrarsi fino a 3 mesi dall'adozione. All'inizio si potrebbero presentare alcuni comportamenti poco graditi ma bisogna comprendere il vostro nuovo amico che si è trovato a dover vivere in un ambiente completamente nuovo, con persone nuove e ritmi nuovi. Anche voi al suo posto sareste spiazzati.                                                                                                                              

La parola d'ordine quindi dev'essere pazienza e non bisogna arrendersi alla prima difficoltà.